Cesti guarniti dalle esplosioni di roccia scheggiata
- di Acque Sacre
Una poesia di Massimo Santilli, tratta dal volume Pensieri, opere e omissioni in terra dannunziana, dedicata ai minatori di Castelvecchio Subequo.
Ai minatori Castelvecchiesi
Cesti guarniti dalle esplosioni di roccia scheggiata
e pietre di polvere dentro casse vuote portate a spalla.
Sigarette divise,
fumate a metà
e spedite nelle buste bagnate dell'affetto doloroso.
Oh, madre coraggio che ricolmi le mura del tuo odore di latte appena munto,
quanto amore per quei figli dalle braccia conserte!
E il nostro rimorso,
si spegne,
inutile,
nel sudore della miccia e della dinamite.
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