
Canti del mandriano abruzzese, pubblicati da Francesco Bruni, 1855
- di Silvia Scorrano
I canti del mandriano Abruzzese, di cui abbiamo riportato La Partenza e Stando sulla montagna, si inseriscono nel dibattito sulla questione pastorale: «L'Abruzzese non vuole che pascoli, il Pugliese non vuole che coltura» che dalla seconda metà del Settecento coinvolse gli scritti sulle questioni economiche e politiche del Regno di Napoli.
Pubblicati nel 1855 sono "offerti in lingua italiana" da Francesco Bruni a Niccola Nicolini per sensibilizzare quest'ultimo sulle difficili condizioni di vita del pastore obbligato ad errare con le mandrie per otto mesi l'anno. Il tono di denuncia è ben espresso dalle parole che seguono:
Ad ogni modo, ecco, o mio egregio signor Commendatore, come ho saputo fare, e come ho fatto, non per accattarne gloria od onore a me, che troppo mi conosco manchevole d'ogni merito, ma per divulgare i sentimenti d'un infelice, il quale a tutto il mondo li farebbe palesi, se conoscesse altro che il suo vernacolo, acciocchè, almeno i più cordiali ed assennati, avessero compassione di lui e de' suoi consorti, e dessero opera coll'ingegno a chiarire le cagioni ed a persuadere il rimedio della misera loro condizione. E per fermo: la pastorizia errante è una delle piaghe più verminose e altrettanto nocive che vergognose pe' popoli civili.
Per leggere il canto La Partenza
https://www.acquesacre.it/index.php/it/libri/poesie/222-la-partenza
Per leggere il canto Stando sulla montagna
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