Le storie dei lupi di Paolo Sanelli

di Acque Sacre

Le storie dei Lupi

... Ai miei tempi, quando ero giovane io, di lupi ce n’erano pochi e si vedevano più raramente. I lupi erano quasi scomparsi a causa di un fatto che adesso racconto. Dunque, nel 1938, il comune di Caramanico aveva venduto un pezzo di montagna e

la comprarono i carbonai di Guardiagrele, che dovevano tagliare la legna per fare il carbone. I carbonai con le piante abbattute ci facevano la legna, che radunavano in grosse cataste dette “catozze”. Le cataste erano a forma di piramide ed alla metà si lasciava un buco, mentre intorno si lasciavano delle feritoie per l’aria. Le catozze venivano ricoperte di terra e nel buco centrale veniva messo fuoco. In questo modo, con poca aria, la legna veniva carbonizzata senza consumarsi.
Maggiormente, il carbone veniva messo nei sacchi ed i carbonai li caricavano sui muli e li portavano a Guardiagrele. Ora, questi carbonai, avevano comprato il bosco proprio in un posto molto roccioso con tante tane dei lupi. Era proprio un posto per i lupi, per i carbonai e per i loro muli: era un posto scomodo e selvatico. Nelle tane c’erano tanti cuccioli di lupi ed i carbonai senza nessuna paura e pietà li ammazzarono, e con questo i lupi diminuirono tanto. Così quando ero giovane, di lupi ce n’erano pochi, ma anche quei pochi erano sempre presenti.

 

Paolo Sanelli, I miei sogni sono stati tutti sulla Maiella. Ricordi di un pastore raccolti ed elaborati da Marco G. Manilla, Editore: D'Abruzzo Libri Edizioni Menabò, p. 43

 

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