La serenata delle calzette. Scanno 5 gennaio ore notturne

di Silvia Scorrano

Maria Concetta Nicolai, nel volume Abruzzo 150 Antiche Feste, riporta una tradizione che ancora oggi si svolge a Scanno:

Un tempo, in quanto a mattinate, Scanno non era secondo a nessun altro Paese. "Le serenate che contavano, quelle che assolutamente non dovevano mancare ad una ragazza, erano cinque: la serenata di Sant' Eustacchio, la serenata dei fiori, la spartenza, la serenata delle calzette e, ultima, ma senz'altro la più importante, la penesella, che si cantava sotto la finestra degli sposi la sera delle nozze" scrive Marco Notarmuzi, elegante studioso di tradizioni popolari. In tanta messe quella delle Chezette (allusiva alla calza dell'infanzia) è tutto sommato la più scherzosa. 

Una comitiva di giovanotti, infatti, cantando a squarciagola il ben noto ritornello Addumane è la Pasquetta,/ t'appenneme la chezetta./Nen ce mette cherrevone,/ ma soltante cose bbone, la esegue sotto le finestre delle ragazze del paese richiedendo ad ognuna generose elargizioni di cibo e vino, da consumare l'indomani in allegra brigata.

Complice il fascino del centro storico e la presenza dei turisti che, sempre più numerosi, scelgono di passare le vacanze natalizie a Scanno, la tradizione ha ripreso vigore. Ogni anno un folto gruppo di cantori intabarrati con cappa e cappello, ripetono la bella tradizione, accettati entusiasticamente sia dalle ragazze, sia dagli spettatori che seguono il festoso corteo per le strade del centro storico.

 
 

Maria Concetta Nicolai, Abruzzo 150 Antiche Feste, Ortona, D'Abruzzo Libri Edizioni Menabò, 2014, ISBN: 9788895535401

www.dabruzzo.it