Il culto delle acque: la Fonte del Beato Toma a Roccamontepiano
- di Silvia Scorrano
Ogni angolo dell'Abruzzo, ogni singola pietra nasconde una sua storia. Anche ciò che può sembrare insignificante molte volte riserva grandi sorprese: è il caso della fontana di Fra Toma'.
Una semplice vasca di cemento raccoglie quelle che un tempo venivano considerate le miracolose acque di Frate Tommaso da Firenze. Posta a qualche centinaio di metri a valle del convento di San Francesco Caracciolo, dove il Beato visse per qualche anno, in prossimità di un crocicchio di abitazioni, la sorgente sarebbe scaturita grazie alle sue orazioni. Meno nota rispetto all'acqua di San Rocco, ancora oggi molti Roccolani ne apprezzano le caratteristiche organolettiche.
Il Beato Tommaso Bellacci nasce a Firenze intorno al 1370. Dopo una prima dissipata giovinezza, entra nella "Compagnia del Ceppo" e, successivamente nell'Ordine Francescano dei minori osservanti del convento di Fiesole sotto la guida spirituale di Giovanni da Stronconio. Nel 1418 è nominato vicario per la Puglia e la Calabria, rientra a Firenze l'anno successivo e fonda numerosi conventi tra cui il monastero di San Francesco di Monte Muro sopra Scarlino (Grosseto). Tra i suoi numerosi discepoli si ricordano il principe Ladislao di Ungheria, Clemente Capponi di illustre famiglia fiorentina, il nobile fiorentino Gerolamo Della Stufa e Polidoro Romano, già podestà di Siena.
Nel 1439 viene mandato in Oriente al seguito di Alberto da Sarteano (una delle più illustri figure dell’Osservanza) per invitare le Chiese separate al Concilio di Ferrara (poi spostato a Firenze) indetto da papa Eugenio IV per riunificare i cristiani. Nel tentativo di raggiungere l'Etiopia via Arabia il Beato viene più volte imprigionato. Tornato con i suoi compagni a Firenze nel 1444-5, Frate Tommaso è accolto nel convento di Santa Croce. Successivamente si trasferisce all'Aquila presso Giovanni da Capistrano, vicario della Provincia cismontana dei minori osservanti, che gli assegna il convento di Monte Piano, dove il Beato visse un periodo di vita edificante tra l'ammirazione del popolo.
Mosso dal desiderio di tornare nei paesi mussulmani, lascia Monte Piano per recarsi a Roma, ma ammalatosi durante il viaggio viene portato a Rieti nel convento di san Francesco, dove muore il 31 ottobre 1447.
Si narra di numerosi miracoli avvennuti presso la tomba del Beato, nella chiesa di San Francesco in Rieti, tanto da spingere Giovanni da Capistrano a recarvisi per pregare il Beato di sospendere i miracoli per non offuscare la fama di santità di Bernardino da Siena.
Nel 1514 il cardinale Antonio Del Monte, legato apostolico in Umbria, concede l'indulgenza ai pellegrini che visitano la tomba del Bellacci. Nello stesso anno si promuove la beatificazione del Bellacci approvata soltanto nel 1771.
Fonte: La foto del Beato è stata presa dal sito http://www.cantualeantonianum.com/2013/10/santi-e-beati-di-casa-nostra-tommaso-da.html