Attenzione, siamo in aprile! le Streghe vengono concepite
- di Silvia Scorrano
Cosa c'entra il borgo di Navelli? Ma, potrebbe essere stato scelto dalle streghe per accoppiarsi. La strega nasce? si chiederà qualcuno. Possibile che le streghe possano nascere ed avere un ciclo di vita come tutti gli essere viventi? Le streghe che noi conosciamo non sono quelle vecchie cattive che mangiano i bambini, offrono mele avvelenate a ignare fanciulle?... Ma oltre alle streghe internazionali - quella della Bella Addormentata o di Hansel e Gretel, tanto per intenderci - esistono anche le streghe locali? Ebbene si, vengo a scoprire che in Abruzzo nascono, o meglio mi voglio augurare, nascevano le streghe. In aprile avveniva il connubio, perchè Mamma strega deve partorire la Notte di Natale! e dove pensate che vada a sgravarsi? in città? No, Mamma strega va nei piccoli centri, nei borghi abbandonati! Attenzione, guardiamoci attorno quando andiamo a visitare qualche antico borgo.... Ma ancora più attente devono stare tutte quelle fanciulle nate tra il 24 e il 25 dicembre ....e gli stregoni?... ma non voglio dirvi più nulla vi lascio in compagnia di Antonio De Nino più bravo di me nel raccontar storie
LIX La Strega nasce¤
Quando apparve la religione nuova del Cristo, la religione vecchia degl’idoli se ne fuggì dalle grandi città e stanziò nelle città piccole. Cacciata anche da queste, si rifugiò nei paesi, nei pagi, e da essi ebbe il nome di paganesimo. Anche oggi così, ai pregiudizi: esempio le streghe. Nelle città grandi, e nelle piccole dove l’aria circola, le streghe non nascono più. Mamma strega oggi va a sgravarsi nei paesi appartati e negli abituri campestri. Il connubio ebbe luogo e seguita ad aver luogo in aprile:
Aprile
Tutto gentile
Che fiori ed alberi
Fa rifiorire.
Che vecchie e giovani fa rallegrare
Ed invita qualche asino a cantare.
In aprile il connubio, perchè (maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre, nove mesi) mamma strega deve partorire la notte di Natale (1). Dunque le femmine, nate tra il 24 e il 25 dicembre, sono streghe. Credo che anche allora gli uomini nascano stregoni. Ma a liberare uno stregone dal suo malanno si fa presto. Si corre a una vigna; si taglia un tralcio di vite; si mette a bruciare una estremità, e poi, ardente com’ è, si passa sul braccio destro dello stregone, disegnandosi una croce che frigge.... zihhhhhh! e subito la stregoneria scomparisce.
Non usciamo dalla notte di Natale. Tutto solo io vado alla santa messa; ma sono il primo io a riuscire. Alla porta della chiesa vedo un mietitore con la falce a una mano e nell’ altra un mazzo di spighe. Io piano piano vado a dirgli all’ orecchio:
— Eh, per la mietitura c’ è tempo.... — Ed esso :
— Zitto ! che voglio conoscere le streghe del mio paese. Usciranno tutti dalla chiesa; ma finchè starò io qui, le streghe non potranno uscire.... —
Povere beghine! tutte streghe!
In altri luoghi, ad Ajelli, per esempio, si crede che le streghe non vadano mai in chiesa la notte di Natale; e, se ce ne va qualcheduna, all’elevazione dell’ ostia se ne riesce. Ma chi dovesse riuscire per una necessità qualunque?
Fonte: Antonio De Nino, Usi Abruzzesi, vol III, Firenze, Tipografia di G. Barbera, 1879, pp.131-133.
Note:
¤Uso di paesi non pochi: Anversa, Castro Valva, Cocullo, Colle Armele, Fara San Martino, Pentima, Prezza, Villalago...
(1)Talvolta si fa partorire nel giorno della Conversione di san Paolo.
Attenzione di streghe in Abruzzo ne abbiamo proprio tante, ogni villaggio aveva la sua, in grado di fare fatture "che a laversala dal sangue non valeva nè il latte di formica, nè l'acqua santa" , giusto per citare Domenico Ciampoli che sulle streghe ne ha raccontate tante... per acchiappare la strega ..."bisognava fare le sette nottate, vale a dire vegliare sette notti per coglierla alla fine .... Bisognava prima di tutto confessarsi e comunicarsi, poi bagnare la punta del bastone nell’acqua benedetta dove non avesse posto il dito alcuna donna. Non rivelare il segreto ad anima nata e tanto meno alla moglie; non rientrare mai in casa durante la veglia; aspettarla pazientemente ogni notte, ed anche vedendola non toccarla che alla settima; se no, ella gli sguscierebbe di mano come un’ombra e tornerebbe più terribile..." a questo punto non vogliamo raccontarvi altro, vi diamo la possibilità di scaricare l'intero racconto. La Strega
Sempre da Usi Abruzzesi:
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