HOMO Elogio di Eva di Mario Setta

di Silvia Scorrano

Ed era rimasto lì, molto tempo buttato su uno scaffale della libreria, piccolo, arancione, con un titolo importante "HOMO Elogio di Eva"; un titolo che mi fa paura, non so, penso di dovermi scontrare con un testo di filosofia, rinvio di giorno in giorno la sua lettura, aspetto momenti di maggior concentrazione, quando ci si sente pronti e disposti ad affrontare letture impegnative...
Avevo incontrato l'Autore in una riunione, un signore anziano, sempre pronto alla battuta. Si racconta, mette a nudo se stesso e il suo passato, un prete sospeso a divinis dal 1982, coautore di un bel libro, Terra di Libertà. Parliamo della libertà nel nostro primo incontro, di come la libertà ci abbia portato su sentieri diversi, Sentiero della Libertà il suo, Sentiero delle Acque Sacre d'Abruzzo il mio. Lo stesso termine, Sentiero, ci unisce...
Quando passo davanti alla libreria ricordo con un senso di colpa il nostro incontro, ancora non ho aperto il libro arancione... Ma oggi mi aspettano un paio di ore di attesa, prendo il libro e un taccuino, così giusto per segnare al volo qualche idea. Nell'attesa mi immergo nella lettura, ne sono travolta. Ritrovo la parola libertà nel testo, espressa sotto forma di libertà di conoscere, di scoprire, di amare, di vivere consapevolmente fuori da schemi e condizionamenti. 

Eva è la prima donna responsabile di una colpa... il peccato originale, no! non ha commesso un peccato, ma ha realizzato il primo impulso verso la conoscenza. "Con il gesto di Eva nasce la filosofia, l'amore per il sapere, Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede, superare l'idea dogmatica del peccato originale ridarebbe alla missione di Cristo il suo valore profondo e autentico: l'esemplarità umana. 
Su queste linee è stato costruito un libro poetico, definito piccolo ma terribile, umano e solo umano. Un manifesto per il riscatto di Eva, dare la centralità a Eva-Adamo significa costruire l'Uomo senza specificazioni.  Se il Cristianesimo evangelico ha liberato la donna, la chiesa-istituzione ha tentato di schiavizzarla, la donna ridotta a merce, tanto da prescriverne il debitum coniugale per la moglie, e lo jus in corpus per il marito. Parole dure, crude «Mogli:/ vasi da notte/ in cui i mariti/ depositano/ i rifiuti/ delle loro masturbazioni?  Matrimonio:/ trappola/ allestita/ per i maldestri/ incapaci/ di volare?». L'Eva del futuro altro non può essere se non l'Eva che fu, quella che decise il destino dell'umanità; in Grazie Eva «Eva,dolce Eva!/ Anche per me cogli/ il frutto dall'albero della Conoscenza./ Lo mangerò. /Lo gusterò./ Si apriranno i miei occhi./ Si fisseranno nei tuoi./ Ci conosceremo./ Ci ameremo./ Rivivremo/ nel Paradiso/ ritrovato.» Il libro è un "inno poetico all'Umanità" che per essere condiviso ha bisogno di "parole poetiche che corrono sulle spalle del vento e sfuggono alla prigionia della carta"... ed è proprio vero, con la poetica Mario Setta trasmette valori: in Donna «Donna/ Non offrire il tuo corpo/ alle brame selvagge del maschio poppante/ offri solo il tuo sguardo...», in Liberazione: «Spezza tu stessa tu sola/ Le catene della schiavitù...».
In Homo ritroviamo anche  il Poeta che si mette a nudo, in una lettera rivolta al Papa chiede "di alleggerire l'umanità dei pesi secolari che le sono stati imposti"; ma, soprattutto, esprime il desiderio di essere considerato un uomo, un semplice uomo, e non un sacerdos in aeternum. Il dolore del pover' uomo "in ricerca e in attuazione del bene", come si autodefinisce Mario Setta, emerge in più poesie ma diventa sublime in Parricidio «Avevo un Padre./ Credevo fosse mio Padre./ Lo amavo al di sopra di tutto./ ... Ora l'incanto si è rotto/ ed ho visto il dio nudo,/ ma sono rimasto più solo e più triste.»
Le due ore sono passate in fretta, ho trovato un uomo che ha il coraggio di confrontarsi, di mettersi in gioco, ho trovato un uomo che ama e conosce a fondo l'Abruzzo; nella postilla "Un paese, un messaggio" dedicata alla festa dei serpari di Cocullo sembra realizzarsi un esorcismo di popolo, con migliaia di persone che vedono il serpente, lo affrontano, ne sconfiggono il potere negativo; Cocullo potrebbe diventare simbolo della fine del terrore e dell'oscurantismo, rappresentato dal serpente cattivo, per dare inizio ad una nuova umanità libera, fraterna, fondata sull'Amore Universale, sono parole di buon auspicio con cui Mario Setta si accomiata dal lettore.    

 

 

 Autore: Mario Setta
Titolo: HOMO Elogio di Eva
Edizioni: Qualevita
Anno: 2016

Dello stesso Autore Terra di libertà. Storie di uomini e donne nell'Abruzzo della seconda guerra mondiale a cura di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta